mercoledì, giugno 14, 2006

OMAR MOSS le origini(1997-98)


Sto scrivendo sempre la seconda serie di omar moss, sarà una miniserie b/n di una decina di episodi e sento l'esigenza di ricostruirne le origini; la storia essenziale è questa: (quella prolissa questa), nel periodo di transizione da graffitismo a fumetto creai Omar Moss, ideai la storia i personaggi le ambientazioni nel 97 e feci le prime tavole colorate ad acrilico su 35x50 poi mi iscrissi alla Scuola di Comix dove presi lezioni di anatomia dal grande Giuseppe Ricciardi che mi consigliò anche di usare il computer e là improvvisai a volte anche con texture, nel 98 iniziai il primo episodio di 8 tavole(di cui ne posto alcune) e lo mandai alla fine anche a prato,ma non vinsi nulla.


Alla fine dell'anno però con la prima tavola vinsi il primo premio come tavola più bella del corso...(in fondo al post) giuria popolare (anni dopo avrei vinto al comicon un altro premio,quello del concorso imago, guardacaso anche quì giuria popolare). Dopo avere mandato questo primo episodio di 8 tavole a tutti nello stivale dall'etna al po, l'unico che si propose di pubblicare omar moss fu lo sciacallo elettronico, così dal primo gennaio del 2000, scampati al millennium bug, ogni due mesi uscirono questi episodi di 16 pagine circa, alla fine in un anno disegnai una novantina di tavole a colori (di cui fa parte la quarta immagine), lavoro immaturo ma che custodisco ancora con cura; non contento feci anche due mp3 che hanno solo i miei amici più cari e le mie ex.


Nella storia della prima serie c'è sempre di mezzo il Sistema, un computer che gestisce una rete di occhi e di sensori che sorvegliano capillarmente la città e i ritmi biologici dei cittadini;(nel numero 0 della seconda serie lo accenno); tutti mi dissero che la mia storia era molto orwelliana e che un signore di nome Orwell aveva scritto "1984", ma io ignoravo Orwell e molta letteratura più recente (fantascienza compresa)poichè in casa avevo solo migliaia di classici da Zola a Pirandello, da Gorky a Mark Twain da Kafka a...Kafka...;


Ultimamente ho deciso di documentarmi per bene per non cadere in qualcosa di scontato o già fatto ma anzi arricchendomi senza rinunciare alle mie sensazioni e per farmi condurre per mano da grandi scrittori verso la realizzazione di qualcosa di interessante sia a livello di segno che di storia; gli autori che sto leggendo sono Orwell, Gibson, Dick, Bradbury, Del Rey, Brown,insomma come dire il brasile ai mondiali...ma anche trattati di sociologia sul tempo, sul preservare l'antico e sui misteri napoletani, non ci dimentichiamo che lui è un antiquario nel futuro e che vive a Napoli,pardon Neapolis...

5 commenti:

Anonimo ha detto...

E' vero, sulle società distopiche è stato scritoo molto, ma su cosa non è stato scritto molto? L'importante è farlo con passione e personalità. Trovo che il tuo studiare alla fine darà ottimi frutti per il proseguo della storia.
intanto un grosso in bocca al lupo, in attesa di leggere i frutti del tuo lavoro :-)

Paco Desiato ha detto...

grazie, si salvi il lupo;-)

Anonimo ha detto...

Anche io ho iniziato a pubblicare con lo Sciacallo Elettronico.
Seguo i tuoi lavori dall'albo per Black Smocking, e ti faccio i miei complimenti più sinceri, visto che ogni lavoro che fai è sempre scritto e disegnato con passione.
r--

Ghita ha detto...

:D

Bello sei..

Anonimo ha detto...

Lavora piccola formica lavora...ma esplora altri universi, altre galassie, lasciati il passato dietro e trova nove forme di vita, altri pianeti da esplorare, altri popoli da disegnare, altre storie da scrivere.